Progetto: Mellon 2011-2012
Gennaio 2011 - Dicembre 2012
Status: Concluso
Finanziato da: Andrew W. Mellon Foundation (http://www.mellon.org/)
Descrizione del progetto: Un ulteriore finanziamento da parte della Fondazione Andrew W. Mellon ci ha permesso di realizzare, per la fine del 2012, tre obiettivi chiave: sostenibilità, interoperabilità e ampliamento del contenuto. La priorità maggiore è data alla sostenibilità e l'intenzione è di creare un modello aziendale, operativo a partire dall'inizio del 2013, grazie al quale le attività principali di e-codices possano essere condotte senza il bisogno di sovvenzioni esterne. Lo sviluppo dell'interoperabilità si fonda sulla connessione di e-codices con vari portali e l'aggiunta di strumenti mirati per l'utente. L'ampliamento del contenuto implica la presentazione di 100 nuovi manoscritti da varie biblioteche svizzere.
Tutte le biblioteche e collezioni
Questa copia delle Collationes di Cassiano contiene a c. 1r una nota di possesso di due righe, che attribuisce il codice alla committenza dell’abate di Engelberg Berchtold (1178-1197), ed un verso di dedica, solo iniziato, a Maria, patrona del monastero. Entrambe queste iscrizioni ritornano letteralmente anche nei volumi la cui committenza viene fatta risalire al predecessore di Berchtold, l’abate Frowin (1143-1178). Le singole Collationes, e talvolta i Capitula, sono introdotte da iniziali decorate; il testo è suddiviso da maiuscole decorate ad inchiostro rosso. Strappi e buchi della pergamena sono decorativamente rammendati, da notare in special modo quelli a c. 48v o 190v.
Online dal: 04.10.2011
Il manoscritto contiene la Regola di S. Benedetto. Ad ogni capitolo in latino fa seguito il medesimo nella traduzione tedesca. I vari capitoli sono più o meno distinti tra loro da semplici iniziali di colore rosso e da un modulo leggermente più grande della scrittura nel testo latino. Conformemente ad un verso in latino (c. 1r) e ad uno in tedesco (c. 72r), il codice è stato realizzato all’epoca dell’abate Walther (Walther I. di Iberg, 1250-1267, o Walther II. di Cham, 1267-1276).
Online dal: 09.06.2011
La „Historienbibel“ di Frauenfeld è stata allestita intorno al 1450 nell’atelier di Diebold Lauber ad Hagenau (Alsazia) e poco dopo rilavorata. Contiene 80 illustrazioni alle quali hanno lavorato tre diversi artisti. A partire dal XVI secolo probabilmente in possesso del convento dei canonici agostiniani di Kreuzlingen.
Online dal: 22.03.2012
Cronaca del vescovado di Costanza redatta da Heinrich Murer (1588-1638, dal 1614 conventuale nella certosa di Ittingen). Heinrich Murer si basa per redigere la sua cronaca tra l’altro sul Chronicon di Ermanno il contratto (1013-1054), continuato dal suo allievo Bertoldo di Reichenau fino all’anno 1080, sulla Chronik der Alten Eidgenossenschaft di Johannes Stumpf (1500-1577/78) apparsa nel 1547/48, sulla Chronologia monasteriorum Germaniae praecipuorum di Caspar Bruschius (1518-1557), sulla Chronik von dem Erzstifte Mainz und dessen Suffraganbistümern di Wilhelm Werner, conte di Zimmern (1485-1575) e sull’opera storica di Christoph Hartmann di Frauenfeld (1568-1637), che nei suoi ultimi anni di vita fu bibliotecario di Einsiedeln e che redasse, insieme con Franz Guillimann gli Annales Heremi Deiparae Matris in Helvetia. La cronaca di Murer parte dagli inizi del tardo episcopato di Costanza a Windisch nell’anno 411 sotto il vescovo Paternus e giunge fino all’anno 1629 sotto il vescovo Johannes VII.
Online dal: 19.12.2011
Cronaca del monastero di Eschenbach di Heinrich Murer (1538-1638, dal 1614 conventuale nella certosa di Ittingen); contiene inoltre due vedute del monastero del 1625 e 1629, entrambe probabilmente di mano di Heinrich Murer.
Online dal: 19.12.2011
Cronaca del monastero di Wettingen di Heinrich Murer (1588-1638, dal 1614 conventuale nella certosa di Ittingen).
Online dal: 19.12.2011
Cronaca della abbazia di Fraumünster, della chiesa di S. Pietro e della Wasserkirche di Zurigo di Heinrich Murer (1588-1638). Murer dichiara quali fonti per la cronaca della chiesa di S. Pietro la Tigurinerchronik di Heinrich Bullinger e per la cronaca della cappella „auf dem Hof“ sia la Tigurinerchronik che la Schweizer Chronik di Johannes Stumpf.
Online dal: 19.12.2011
Manoscritto cartaceo contenente le Vite parallele di Plutarco nella traduzione latina. Sulla prima pagina presenta un’iniziale d’oro su fondo a bianchi girari e nel margine inferiore uno stemma, forse di Guiniforte Zazzi giurista di Pavia, ai cui lati si legge il nome di Peter Falck (†1519), l’umanista friburghese tramite il quale il manoscritto giunse a Friburgo per passare poi alla biblioteca dei cappuccini, e nel 2004 alla Biblioteca universitaria.
Online dal: 04.10.2011
Breviario ad uso della diocesi di Losanna preceduto dal salterio. Le varie parti del testo sono introdotte da iniziali miniate di fattura arcaica. Secondo una notizia riportata alla fine del testo il codice sarebbe stato eseguito intorno al 1400 su incarico di Pierre Frenscher di Montagny, parroco a S. Nicola di Friburgo, da Magister Gilles. Un’altra annotazione ricorda una sua donazione di denaro per l’altare di S. Silvestro nella chiesa di S. Nicola in Friburgo.
Online dal: 04.10.2011
Salterio-innario ad uso domenicano. I santi ricordati nel calendario rimandano ad una possibile origine dalla Germania meridionale ma anche dalla Boemia. Soprattutto le caratteristiche della decorazione, delle iniziali miniate e filigranate, fanno propendere per quest’ultima origine, e per una datazione alla prima metà del sec. XV (comunicazione Martin Roland, Vienna).
Online dal: 04.10.2011
L’opera „Die vierundzwanzig Alten“ costituisce una sorta di guida alla vita cristiana, ed all’epoca della sua stesura l’autore, Otto von Passau, era membro del convento dei Minoriti di Basilea. Questo esemplare venne scritto nella seconda metà del sec. XV in un dialetto in uso nella zona del Reno superiore. Le illustrazioni all’inizio del 24 discorsi non sono purtroppo state eseguite.
Online dal: 04.10.2011
Graduale frammentario ad uso dei frati eremiti di S. Agostino scritto nel 1539 da Jacobus Frank che si lascia ritrarre nel margine inferiore di c. 51r. Contiene numerose miniature con stemmi, motti e monogrammi scritti da varie mani dal 1538 al 1594. Le miniature sono state in parte ritagliate ed in seguito talvolta reincollate nel codice.
Online dal: 04.10.2011
Manoscritto composito cartaceo realizzato a Friburgo nella prima metà del sec. XV. Contiene nella prima parte, oltre ad alcuni corti testi anche in tedesco, il Cycle de la belle dame sans mercy di Alain de Chartier, Baudet Herenc e Achille Caulier, poema francese in ottave sull’amor cortese scritto intorno al 1424. Nella seconda parte è trascritto un altro poema in versi di Chartier: Le Livre des quatre dames.
Online dal: 04.10.2011
Il cod. 25, un manoscritto cartaceo della metà del sec. XV, è costituito da due unità codicologiche. La prima contiene una copia mediocre (e una scelta) dell’opera più importante e prima produzione del domenicano Johannes Herolt, detto Discipulus (morto nel 1468): il De eruditione Christifidelium. La seconda unità di testo è stata scritta nel 1455 dal copista Franciscus de Gallandia di Yvonand. E’ conosciuta sotto il nome di Fabulae moralizatae e si tratta di 122 fiabe in latino che risalgono a numerose fonti e sono rappresentate sotto forma di dialogo. Quali compilatori vengono indicati Magnus de Mayneriis (morto nel 1376) e Nicolaus Pergamenus. In occasione della prima stampa (1480) le Fabulae moralizatae assunsero il titolo di Dialogus creaturarum optime moralizatus.
Online dal: 04.10.2011
Il cod. 28 contiene una copia del Defensor pacis, un trattato sulla teoria dello stato che Marsilio da Padova dedicò nel 1324 all’imperatore Ludovico di Baviera. Friedrich von Amberg (intorno al 1350-1432) si procurò verso la fine del sec. XIV una copia scritta poco accuratamente dal gruppo di testi di origine tedesca che contiene la redazione più antica del testo di Marsilio. Questa versione del testo, su carta proveniente dall’area della Germania centrale, con filigrane databili all’ultimo decennio del sec. XIV, venne corretta da Amberg, corredata di glosse marginali ed infine fatta rilegare.
Online dal: 04.10.2011
Il cod. 62 è un manoscritto miscellaneo databile intorno al 1400 tipico per l’utilizzo in un convento francescano. Contiene materiali per prediche da autori conosciuti e sconosciuti, sotto forma di prediche intere, estratti tematici ed exempla. E’ costituito da 15 unità codicologiche. Friedrich von Amberg (intorno al 1350-1432) ha costituito la raccolta, l’ha corredata di un indice e l’ha fatta rilegare a Friburgo in Ue. La parte di più valore della miscellanea è costituita dalle 16 prediche sulla penitenza del santo domenicano Vincenzo Ferrer (1350-1419), che predicò dal 9 al 21 marzo 1404 a Friburgo, Murten Payerne, Avenches ed Estavayer. Fridrich von Amberg le ha trascritte ed inserite nella miscellanea quale sesta unità codicologica (f. 45r-97v).
Online dal: 04.10.2011
Oltre a prediche e materiale relativo alle prediche per le domeniche, le feste dei santi e le feste dedicate a Maria, il manoscritto contiene parti del commento di s. Bonaventura (1221-1274) al libro delle sentenze di Pietro Lombardo, ed il trattato De arca Noe di Marquard di Lindau (morto nel 1392).
Online dal: 09.06.2011
Contiene il commento del francescano francese Niccolò di Lira (intorno al 1270/1275-1349) ai libri veterotestamentari Esodo e Levitico, corredato da illustrazioni realizzate nella Svizzera centrale.
Online dal: 22.03.2012
Contiene il commento del francescano francese Niccolò di Lira (intorno al 1270/1275-1349) ai libri veterotestamentari Giosuè, Giudici, Rut, Re 1 e Re 2, corredato da illustrazioni realizzate nella Svizzera centrale.
Online dal: 22.03.2012
Contiene il commento del francescano francese Niccolò di Lira (intorno al 1270/1275-1349) ai libri veterotestamentari Numeri e Deuteronomio, corredato da illustrazioni realizzate nella Svizzera centrale.
Online dal: 22.03.2012