Descrizione del progetto: Nell'ambito del programma CUS P-2 "Informazione scientifica: accesso, trattamento e salvaguardia", la Conferenza dei Rettori delle Università Svizzere ha finanziato durante gli ultimi quattro anni e-codices e aiutato a costruire un centro di compentenza svizzero. L'intero progetto era composto di diversi sottoprogetti, fra cui, ad esempio, il "Call for collaboration 2013" e il "Call for collaboration 2015", i progetti "Tesori nascosti", "Gli autografi di Jean-Jacques Rousseau". Il progetto ha supportato anche il successivo sviluppo dell'applicazione web di e-codices, andato online nella versione 2.0 nel corso del 2014.
Papiro e pergamena · 117 ff. · 32 x 22 cm · Lyon o Luxeuil · VII/VIII secolo
Augustinus Hipponensis, Epistolae et Sermones (Codex restitutus)
Il «Codex Florus dispersus» contiene una ricostruzione virtuale di un manoscritto con le lettere e le prediche di Agostino. Venne vergato in scrittura onciale da una copista nel tardo sec. VII, rispettivamente inizio del sec. VIII. Il manoscritto è palesemente originario della Francia, forse di Luxeuil o Lione. Originariamente era costituito da almeno 30 quinterni (almeno 300 fogli), dei quali oggi ne sono rimasti ancora 117. Una parte con 63 fogli, dai fascicoli originari 4-11, si trova oggi a Parigi (BnF, lat. 11641), parte nella quale, dopo il foglio 26, può essere inserito un foglio singolo, oggi conservato a S. Pietroburgo (NLR, Lat.F.papyr. I.1). Un'altra parte con 53 fogli dai fascicoli originari 24-30 si conserva oggi a Ginevra (Bibliothèque de Genève, lat. 16). Il foglio esterno di ogni fascicolo (Quinio) è costituito ogni volta da un foglio di pergamena, i rimanenti sono in papiro. Nel sec. IX il manoscritto appartenne alla biblioteca di Floro di Lione, il quale vi ha inserito di suo pugno numerose note marginali. Il "sine loco", codices restituti, Cod. 1 contiene una ricostruzione virtuale, nella successione originale, delle parti tramandateci. (flu)
Pergamena · 194 ff. · 31.5 x 23 cm · Engelberg · 1143-1178
Gregorius M., Moralia in Job., t. I (Codex restitutus)
Questo codice contiene una ricostruzione virtuale del Cod. 20 della biblioteca abbaziale di Engelberg con il primo volume dei Moralia in Iob di Gregorio Magno. Contiene la prima (f. 6r-99r) e la seconda parte (99r-193v), entrambe suddivise ognuna in cinque libri. All'inizio del volume si trova una raffigurazione artistica a piena pagina di Giobbe con i tre amici (parte superiore) ed una raffigurazione di Gregorio Magno ed un monaco in atto di scrivere (parte inferiore), che solitamente rappresenta Pietro Diacono. Questo foglio con un verso di dedica a Frovino sul verso, in realtà la parte recto del foglio, è stato descritto accuratamente da P. Karl Stadler nel suo catalogo manoscritto del 1787, aiutandoci in questo modo ad attribuire in modo univoco questo membrum disiectum, che oggi si conserva nel The Cleveland Museum of Art, 1955.74 (Purchase from the J.H. Wade Fund), a questo volume. (flu)
Pergamena · ? ff. · 22-45.9 x 26.4-61 cm · Francia orientale? (Bernhard Bischoff, da Schönherr) · metà del sec. IX (Schönherr)
Biblia latina (Vulgata recensione Theodulfi). Fragmenta.
Ci sono stati tramandati meno di dieci testimoni della revisione della Vulgata di Teodolfo di Orléans († 821). Nello Staatsarchiv di Soletta e nella Zentralbibliothek della stessa città si conservano numerosi frammenti di una di queste bibbie di Teodolfo del sec. IX proveniente dalla collegiata di S. Ursen di Soletta, dove nel sec. XVI venne ridotta in pezzetti ed utilizzata come materiale di rinforzo per legature. Riunificazione virtuale dei frammenti: [sine loco], codices restituti, Cod. 3 (Biblia Theodulfi Fragmenta). (hol)
Pergamena · 184 ff. · 12.5 x 8.5 cm · Boemia · fine XIV / prima metà del sec. XV
Libro di preghiere
Il manoscritto contiene una raccolta di preghiere in lingua boema; otto preghiere sono attribuite a Johannes di Neumarkt (intorno al 1310-1380), uno dei primi rappresentanti dell'umanesimo boemo. Il codice è decorato con alcune iniziali in rosso e blu; a c. 39r era originariamente incollata un'immagine dell'Arma Christi, di cui ora non sono rimaste che delle tracce di colla. (sau)
Pergamena · 112 ff. · 16 x 11.5 cm · seconda metà del sec. XIII
Richardus de Sancto Victore; Hugo de Sancto Victore; Augustinus; De canone mystici libaminis; Ps.-Bernardus Claraevallensis
Questo manoscritto composito, scritto in minuscola gotica precoce nella seconda metà del XIII sec., è composto di cinque parti. Contiene l'altro il Beniamin minor (La preparazione dell'anima alla contemplazione) di Riccardo di S. Vittore, vari scritti di Ugo da S. Vittore, il De sermone domini in monte secundum Matthaeum di Agostino e il De cognitione humanae conditionis di Bernardo di Clairvaux. Sull'ultima carta sono riportate delle ricette e delle benedizioni. (red)
Pergamena · 260 ff. · 30.5 x 21 cm · Basilea (?) · secondo quarto del sec. XIV
Petrus Comestor; Alexander de Villa Dei; Petrus Pictaviensis
Manoscritto composito della seconda metà del XIV sec. La parte principale contiene la Historia scholastica di Pietro Comestore (1r-235v), completata da vari testi riguardanti la Genealogia di Cristo. Il manoscritto contiene numerose raffigurazioni grafiche e delle iniziali miniate che fanno pensare ad un'origine a Basilea. I molti fori della pergamena sono stati rammendati in maniera artistica con dei ricami. Il codice proviene dal monastero cistercense Maris Stella di Wettingen. (sau)
Pergamena · 104 ff. · 26.5 x 19 cm · seconda metà del sec. XII secolo; sec. XVII
Epistolare OCist
Questo libro liturgico (Epistolare Cisterciense) può essere datato abbastanza precisamente agli anni intorno al 1173 sulla base della scrittura che della successione delle feste che contiene. Il volume di epistole è il secondo più antico manoscritto tra i codici di Wettingen; con tutta probabilità fu consegnato al monastero di Wettingen nel 1227 in occasione della nuova fondazione, quale regalo dal monastero di Salem, di cui costituisce una filiazione. (mul)
Pergamena · 187 ff. · 61 x 41 cm · Colonia · 1330-1335
Graduale oesa, Proprium de tempore, pars aestivalis
Secondo dei tre volumi del cosiddetto Graduale di Wettingen, realizzato a Colonia per un convento di Eremiti Agostiniani e giunto da Zurigo nel monastero cistercense di Wettingen dopo la Riforma. Le iniziali del secondo volume sono opera del Maestro del Graduale il Giovane. (sau)
Pergamena · 56 ff. · 39 x 28 cm · area tedesca sud-occidentale · 1441
Martirologio del monastero di Hermetschwil
Calendario nel quale sono trascritte le fondazioni annuali del monastero delle benedettine di Hermetschwil (Argovia), datato 1441, rinvenuto nel 1884 nella prefettura di Bremgarten. Contiene inoltre alcune notizie di cronaca sulla fondazione del monastero, sulla costruzione del nuovo edificio della chiesa del 1603-1605 e 1624/1625, così come sulla fondazione di messe in seguito a apparizioni divine 1636-1692. All'inizio è inserita una lettera del 12 luglio 1693. (hug)
Il Silbernes Landbuch (Codice del 1585), costituito da 86 fogli pergamenacei, contiene gli ordinamenti dell’intero territorio di Appenzello. Si tratta di un riassunto dei più antichi testi di diritto chee venne integrato in epoca più recente con nuovi ordinamenti. A seguito della divisione del territorio di Appenzello, avvenuta nel 1597, il libro degli ordinamenti passò in proprietà del cantone di Appenzello Interno e rivestì validità fino al sec. XIX. La ricca decorazione, costituita da miniature ed iniziali, indica il grande valore attribuito al volume. (fre)
Appenzell, Landesarchiv Appenzell Innerrhoden, M.03.02/PfAA A 2.1
Pergamena · 158 ff. · 32 x 22 cm · intorno il 1160
Il messale di Appenzello
Questo messale rappresenta il più antico documento finora conservatosi del cantone di Appenzello Interno e si trova in possesso della parrocchia di S. Maurizio di Appenzello. E’ probabilmente stato realizzato per una chiesa situata nella diocesi di Costanza ma la sua origine rimane sconosciuta. L’importanza del messale per la storia del territorio di Appenzello è data anche dal fatto che contiene l’unica trascrizione conosciuta del documento di fondazione della parrocchia di Appenzello del 1071. Il volume contiene delle parti separate (calendario, graduale, sequenziario, sacramentario, lezionario). Il calendario è particolarmente ricco di feste di santi, delle quali però nessuna è rubricata come festa di patronato. (fre)
Appenzell, Landesarchiv Appenzell Innerrhoden, M.03.02/PfAA A 2.3
Carta · 265 ff. · 30 x 22 cm · 1466
Sermones de tempore et de sanctis
Il volume Sermones de tempore et de Sanctis riunisce delle prediche per le domeniche ed i giorni festivi che sono stati trascritti fino al 1466 dal primissarius Michael Kuhn a Hundwil, secondo quanto si deduce dall’annotazione sull’ultima pagina. Il volume si trova oggi in possesso della parrocchia di S. Maurizio di Appenzello. (fre)
Appenzell, Landesarchiv Appenzell Innerrhoden, M.03.02/PfAA B 6.1.01.01f
Pergamena · 80 ff. · 42 x 33 cm · 1566
Martirologio
Il martirologio della parrocchia di S. Maurizio di Appenzello è stato iniziato dopo il grande incendio del villaggio del 1560 e sostituisce un esemplare più antico bruciato. Nel prologo, sotto forma di poesia, vengono ricordate l’epoca di redazione, il copista e il committente dell’opera. Le indicazioni delle fondazioni annuali, stabilite prima dell’incendio, vennero ricostruite sulla base della memoria; le successive vennero aggiunte fino al 1650. (fre)
Pergamena · 8 + 55 ff. · 16-26 x 13.5-17 cm · Fulda · IX secolo
Theodori e Theodulfus Aurelianensis ・ Ordo ad paenitentiam dandam ・ Ps. Augustinus ・ Hrabanus Maurus ・ Ambrosius Autpertus ・ Praecepta vivendi et al.
Questo codice contiene la ricostruzione virtuale di un manoscritto costituito dai codici F III 15e e N I 1: 3c. In concomitanza con la loro digitalizzazione e descrizione si è potuto dimostrare che N I 1: 3c intorno al 1500 costituiva il primo fascicolo di F III 15e. Questo spiega il titolo De conflictu viciorum et virtutum a c. 1r di N I 1: 3c, che ha un senso se riferito all'intero codice. Come dimostra la perdita di testo all'inizio ed alla fine, N I 1: 3c costituiva precedentemente parte di un altro codice. L'intero manoscritto giunse a Basilea nel XVI sec.; N I 1: 3c venne in seguito, separato prima del 1643. (stb)
Carta · 352 ff. · 29.5 x 21.5 cm · secondo quarto del sec. XV
Acta concilii Constantiensis et Basiliensis
Il volume contiene tra gli altri degli scritti sui concilio, l'ultimo trattato viene definito come noviter compilatus. Alla scrittura del testo hanno contribuito numerose mani del secondo quarto del XV secolo. L'ultima pagina è abbellita da un Titulus crucifixi in tre lingue, scritto in una maiuscola di tradizione bizantina, che all'epoca del concilio, partendo dall'Italia, si è diffusa in forme a volte bizzarre. La presenza di fori nella coperta anteriore e di tracce di ruggine sul foglio di guardia anteriore staccato identificano il volume quale appartenente ad una biblioteca nella quale i manoscritti erano incatenati. (gam/flr)
Carta · 476 ff. · 29 x 21.5 cm · secondo quarto del sec. XV
Acta diversa concilii Basiliensis
Manoscritto composito del secondo quarto del sec. XV costituito da otto parti indipendenti; si possono distinguere molte mani. Il volume contiene scritti sul concilio ed era in possesso, come suggeriscono delle annotazioni autografe, del domenicano Giovanni di Ragusa, che prese parte al concilio di Basilea in qualità di rinomato teologo. In seguito il volume venne in possesso del convento basilese dei domenicani. (gam/flr)
Carta · 142 ff. · 29.5-30 x 21-21.5 cm · [Friburgo in Brisgovia] · 1396
Nicolaus de Lyra, Postilla super Genesim et Exodum
Postille alla Genesi e all'Esodo; scritto nel 1396 dal prete di Friburgo Rüdiger Schopf, decorato da 52 disegni a penna colorati che si estendono da un quarto a metà della pagina. Il manoscritto è parte di un'opera in vari volumi, riccamente illustrata, contenente il commento alla Bibbia di Niccolò di Lira Postilla super totam Bibliam che il prete secolare Rüdiger Schopf di Memmingen realizzò per la certosa di Friburgo. Nel 1430 l'opera, di cui fanno parte anche i volumi A II 2-6 e 10-13, vennero venduti alla certosa di Basilea. (gam/flr)
Carta · 180 ff. · 29.5-30.5 x 21 cm · [Friburgo in Brisgovia] · 1397
Nycolaus de Lyra, Postilla super Leviticum, Numeros et Deuteronomium
Postille al Levitico, Numeri e Deuteronomio, scritto nel 1397 dal prete di Friburgo Rüdiger Schopf, decorato da 23 disegni a penna in parte colorati che si estendono prevalentemente su metà della pagina. Il manoscritto è parte di un'opera in vari volumi, riccamente illustrata, contenente il commento alla Bibbia di Niccolò di Lira Postilla super totam Bibliam che il prete secolare Rüdiger Schopf di Memmingen realizzò negli anni dal 1392 al 1415 per la certosa di Friburgo. Nel 1430 l'opera, di cui fanno parte anche i volumi A II 1, 3-6 e 10-13, vennero venduti alla certosa di Basilea. (gam/flr)
Carta · 210 ff. · 28.5 x 20.5 cm · [Friburgo in Brisgovia] · 1401
Nycolaus de Lyra, Postilla super libros Iosue, Iudicum, Ruth, Esdrae, Iob
Postille a Giosuè, Giudici, Ruth, Esdra, Giobbe, scritto nel 1401 dal prete di Friburgo Rüdiger Schopf, decorato da 58 disegni a penna che si estendono su mezza pagina, in parte o interamente colorati. Il manoscritto è parte di un'opera in vari volumi, riccamente illustrata, contenente il commento alla Bibbia di Niccolò di Lira Postilla super totam Bibliam che il prete secolare Rüdiger Schopf di Memmingen realizzò negli anni dal 1392 al 1415 per la certosa di Friburgo. Nel 1430 l'opera, di cui fanno parte anche i volumi A II 1-2, 4-6 e 10-13, vennero venduti alla certosa di Basilea. (gam/flr)
Carta · 151 ff. · 30.5-31.5 x 22-22.5 cm · [Friburgo in Brisgovia] · 1400-1401
Nycolaus de Lyra, Postilla super libros Regum et Esther
Postille al Libro dei Re e a Ester, scritto nel 1400-1401 dal prete di Friburgo Rüdiger Schopf, decorato da 52 disegni a penna inseriti in una colonna, in parte colorati. Il manoscritto è parte di un'opera in vari volumi, riccamente illustrata, contenente il commento alla Bibbia di Niccolò di Lira Postilla super totam Bibliam che il prete secolare Rüdiger Schopf di Memmingen realizzò negli anni dal 1392 al 1415 per la certosa di Friburgo. Nel 1430 l'opera, di cui fanno parte anche i volumi A II 1-3, 5-6 e 10-13, vennero venduti alla certosa di Basilea. (gam/flr)