Sonvico, Archivio parrocchiale, codice 1
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Descrizione di Marina Bernasconi Reusser, Castel San Pietro, 2024.

Titolo del codice: Messale
Luogo di origine: Italia settentrionale (Como?)
Datazione: seconda metà del XIV secolo
Supporto materiale: pergamena; f.1bis cartaceo
Dimensioni: 226 ff.
Formato: 320 x 230 mm (f. 11).
Numerazione delle pagine: foliazione moderna eseguita in occasione della digitalizzazione, a matita, nell’angolo superiore destro, 1-226.
Paginazione precedente a inchiostro (XIX sec.), nell’angolo superiore interno dei fogli aggiunti: 1-9 (1=1v; 2=1bis r; 3=1bis v; 4=2r; 5=2v; 6=225r; 7=225v; 8=226r; 9=226v; 10=3r; 11=3v; 12 (corretto in 8)=4r). Molto probabilmente in origine i fogli 6-9 erano collocati all’inizio del codice, e sono stati spostati alla fine del testo in occasione di una nuova legatura.
Composizione dei fascicoli: I2 + (I-1)3 + (IV-1)10 + 8 V90 + (V-2)96 + (V-1)105, + (V-2)112 + 11 V222 + I224 + I226
I fascicoli iniziano con il lato carne e la regola di Gregory è rispettata. Richiami al centro del margine inferiore. Il richiamo al f. 20v è caduto in seguito allo strappo del margine inferiore, quelli dei ff. 30v e 70v sono stati ritagliati e asportati.
Condizione: la coperta anteriore è staccata e conservata separatamente, quella posteriore manca. Macchie di acqua su varie carte (per es. ff. 79-80). Alcuni fogli sono sciolti (ff. 1, 2, 3, 222, 223, 224-225), alcuni fascicoli sono staccati (ff. 4-10; 202-221). Su alcune carte il testo è sbiadito. Dopo il f. 202v probabile caduta di un intero fascicolo; dopo il f. 93 caduta di due fogli; caduta del bifoglio esterno del fascicolo 106-112 con l’inizio del Canon Missae e forse di una miniatura a piena pagina; dopo il f. 222v caduta di vari fogli, sempre con perdita di testo. Tra i ff. 1 e 2 è inserito un foglio cartaceo (f. 1 bis), sciolto, con una lunga annotazione che continua sul f. 2r (vedi Contenuto).
Il codice è stato restaurato nel 2024 a cura di Meret Bächler (vedi Rapporto di restauro). Le immagini in e-codices si riferiscono a prima del restauro.
Disposizione della pagina: Rigatura a inchiostro.
  • ff. 4r-8v (calendario): piena pagina
  • ff. 9r-224v: due colonne, specchio di scrittura 224 x 162 mm, righe di scrittura 29, intercolumnio 20 mm, interlinea 7 mm.
Tipo di scrittura e mani: textualis di un solo copista, alcune parti liturgiche di modulo minore.
Notazione musicale: notazione quadrata nera su tetragramma rosso, con chiave di C e F, custos e barre di divisione.
Decorazione:
    • Iniziali ritoccate in giallo e con sottili tratteggi decorativi a penna.
    • Rubriche e indicazioni liturgiche in rosso o sottolineate con rosso. Le indicazioni per il rubricatore, a inchiostro e in corsiva, sono talvolta visibili sotto la scrittura.
    • Segni di paragrafo in rosso.
    • Richiami contornati da motivi ornamentali a inchiostro.
    • Iniziali di due righe di testo alternate rosse e blu, presenza di letterine-guida a inchiostro.
    • Iniziali blu con filigrana rossa (ff. 30v e 132r).
  • Iniziali miniate: Tutte le iniziali miniate, corrispondenti a 5-7 linee di scrittura, sono state asportate (la loro mancanza è già segnalata nel 1911). È invece ancora visibile una parte del fregio marginale, costituito da foglie di acanto verdi, blu, arancio, con sottili lumeggiature bianche, che sul f. 11r si estende anche nel margine inferiore. Dell’iniziale al f. 161r rimangono tracce del campo, blu lumeggiato, e del corpo, rosa lumeggiato.
    I capilettera miniati sono stati eseguiti prima della stesura delle iniziali rosse e blu (vedi per es. 21r, 116r, 130v ecc.).
    • 11r: [A]d te levavi animam meam, 7 righe, 60 x 75 mm
    • 21r: [P]uer natus est, 6 righe, 44 x 44 mm
    • 113r [T]e igitur, 7 righe, 56 x 55 mm
    • 116r: [R]esurrexi, 6 righe, 50 x 50 mm
    • 127v: [V]iri Galilei, 6 righe, 73 x 95 mm
    • 130v: [S]piritus domini, 7 righe, 55 x 65 mm
    • 138r: [C]ibavit eos, 6 righe, 45 x 44 mm
    • 161r: [D]ominus secus, 6 righe, 55 x 45 mm
    • 169r: [S]uscepimus deus, 7 righe, 50-52 x 54 mm
    • 183v: [N]unc scio, 4 righe, 45 x 45 mm
    • 193v: [G]audeamus, 5 righe, 42 x 49 mm
    • 197r: [S]alve sancta parens, 5 righe, 43 x 39 mm
Aggiunte: Alcune correzioni al testo contemporanee (ff. 58v, 86v, 89v) o più tarde (ff. 28v, 154r, 154v). Aggiunte posteriori di varie mani dal XV al XIX sec. ai ff. 1bis r /v -3v, nel calendario (ff. 4r-8v), ai ff. 9v-10v e su alcune carte (ff. 112v, 153r, 225r-v, 226r).
Legatura: 337 x 223-240 mm. Il piatto anteriore (quello posteriore manca) è costituito da un asse di legno – molto tarlato - ricoperto di pelle marrone scura, in parte staccata, con impressioni a secco distribuite in cornici concentriche. Si conservano due dei quattro cantonali in ottone originali e la borchia centrale. Visibili le tracce dei quattro fermagli originali. All’interno del piatto impronte della scrittura del f. 1r, in origine incollato al piatto.
Il codice ha subito una nuova rilegatura, come di deduce dalle tracce della rifilatura con conseguente perdita del fregio miniato al f. 11r; forse in quell’occasione furono staccate le carte di guardia dai piatti e spostati i ff. 225-226 (originariamente 6-9), asportati i fogli e il fascicolo mancante (vedi Condizione).
Contenuto:
  • 1r : annotazione ormai illeggibile, impronta all’interno del piatto anteriore (XVIII-XIX sec.)
  • 1v : Credo, prove di penna e disegno di iniziali decorate (XIV-XV sec.)
  • 1bis r/v (olim pp. 2-3) : annotazioni riguardanti un nubifragio avvenuto nel 1551 e di un incendio nel 1552
  • 2r (olim p. 4) : menzione di un voto fatto nel 1596 dagli abitanti di Sonvico e Dino per scampato pericolo di incendio
  • 2v (olim p. 5) : memoria di due tempeste avvenute nel 1564 e 1712
  • 3r (olim p. 10) : annotazione riguardante i giorni che intercorrono tra le varie festività liturgiche, XV sec.
  • 3r-8r, 9v-10v : sulle pagine bianche o negli spazi lasciati liberi dal testo annotata da varie mani (XVI-XVIII sec.) la cronistoria dei parroci di Sonvico: Memoria deli preti curati de Sonvicho da poi che fu edificata la giesa de sancto Ioanne Baptista dal chomune et homini de Sonvicho chome se contene nela carta dela dota tradata per Ioannolo de Somatio; v. trascrizione completa con commento in Meneghelli 1911, pp. 25-31.
  • 4r-8v : Kalendarium (gennaio-ottobre) Numerus aureus, lettere domenicali, calende, none, Dies egyptiaci. Da rilevare le seguenti feste: Marcelli p., Faustine v. in rosso (16.I); Liberate v., Prisce virginis in rosso (18.I); Iulii confess. in rosso (31.I); Provini ep. in rosso (8.III); Ordinatio s. Gregorii in rosso (29.III); Depositio s. Abondii in rosso (2.IV); Amantii episcopi (8.IV); Dedicatio S. Mariae ad martires in rosso (13.V); Translatio s. Syri in rosso (17.V); Dedicatio basilice sancti Abondii in rosso (3.VI); Translatio s. Fidelis in rosso (13.VI); Carpofori et sociorum eius m. in rosso (7.VIII).
    Aggiunte riguardanti per la maggior parte la parrocchia di Sonvico (XIV-XVI sec.):
    • 7.I: Reconsciliatio ecclesie sancti Nazari et Celsi de Dignio (Dino).
    • 28.I: Ser Zaninus filius quondam Stefanini Bute obiit in anno MCCCCoXXXVIII (1438)
    • 19.II: Reconsciliatio ecclesie sancti Iohannis Baptiste de Somvicho et reconsciliata fuit a domino episcopo Bartholomeo //de Lesia// de ordine fratrum minorum, cum consensu capituli ecclesie maioris de Cumis, sede vacante, MCCCCoXXXVI (1436).
    • 20.II: (Cathedra sancti Petri) de precepto Sonvici.
    • 10.III: Sanctus Ferriolus Sonvici celebratur ut sancrus Rochus, scilicet dicitur missa et fit processio, et sunt admonenda gentes ut dicant quinque pater noster et quinque ave maria et vadat unusquisque, post hec, ad negorium suum. Celebratur hoc festum semper die sabbati primi quadragessime. (XVI sec.). 1728 die 23 januarii rev. presbiter Franciscus Ferrus (XVIII sec.).
    • 24.III: Reconciliatio sancti Iohannis Baptiste de Somvicho quoniam vulneratum fuit dominus reverendus presbiter Jacobus de Verona.
    • 2.IV: (Depositi sancti Abondii) et est de precepto Comi et in eius episcopatus.
    • 23.IV: Dedicatio ecclesie sancte Marie de La Vila (Villa) semper celebretur dominica quarta aprilis in rosso, depennato.
    • 4.V: (Gotardi ep. et Floriani m.) prima die veneris mai in Sonvicho fiunt letanie maiores ex voto iamdiu et antiquitus facto.
    • 8.V: (Sancti Victoris m.) Apparitio sancti Michaelis archangeli.
    • 13.V: (Dedicatio sancte Marie ad martires). Et dedicatio ecclesie sancti Nazarii et Celsi de Dignio (Dino).
    • 20.V: Sancti Bernardini.
    • 28.V: dedicatio sancte Margarite Dasoni (Dassone).
    • 13.VI: (Transaltio sancti Fidelis) et sancti Antonii de Padua ordine fratrum minorum.
    • 15.VI: (Viti, Modesti et Crescentie) et Bernardi abbatis.
    • 17.VI: B. Elyas propheta. Reconsiliatio ecclesie santi Iohannis Baptiste de Sonvicho et consecratio altaribus positis in suprascripta ecclesia, videlicet altare sancti Iohannis Baptiste et altare sanctorum Petri apostoli et beati Antonii, et altare sanctorum Carpofori martiris et Elye prophete. Et semper celebretur suprascripta dedicationis domenica tertia iunii, et reconsiliata fuit per d. episcopum de la Barleta de Gretia, cum consensu rev. d.d. episcopi Bernardi de Landriano. In anno MCCCCXLVIIIo. Et reliquie sanctoi Andree apostoli, sancti Bartolomei apostoli, sancti Abondii episcopi, sanctorum quatuor coronatorum, sanctorum undecim milia virginum.
    • 12.VII: (Nabori, Felicis et Ermagore) et sancti Luguzoni.
    • 6.VIII: (Sixti, Felicissimi et Agapiti) transfiguratio domini de precepto (Sonvici).
    • 16.VIII: Rochi, di altra mano confessoris de precepto Sonvici ex voto.
    • 1-IX: Consecratio sanctorum Petri et Bernardini semper celebratur prima dominica septembris.
    • 15.X: (Columbani episcopi) Dedicatio ecclesie sancti Laurentii de Lugano.
    • 22.X: (Marci et Severiani episcoporum) et dedicatio ecclesie sancti Johannis Baptiste de Somvicho.
  • 9ra-vb : Ordo Incipit ordo ad faciendam aquam benedictam>Deinde incipit exorcismus salis absolute< >Exorcismus aque et dicatur absolute< >Hic mittatur sal in aqua in modum crucis dicendo semel<
  • 10rab : Gloria, Benedictio corporalis , benedizioni varie (XV sec.).
  • 10rb : Memoria della festa di s. Valentino celebrata in modo particolarmente solenne l’anno 1806 (XIX sec.).
  • 11ra-224vb : Missale romanum
    • (11ra-105vb) Proprium de tempore (I parte) Tra 93v/94r e 105/106 caduta di fogli con perdita di testo.
      • >Incipit ordo missalis secundum consuetudinem roma[n]e curie. Dominica prima de adventu. Statio [ad] Sanctam Mariam Mariorem. Introitus. < [A]d te levavi animam meam
      • (93ra) >Feria iiij. Statio ad sanctam Mariam Maiorem. Introitus< In nomine domini omne genuflectatur>Lectio Ysaie prophete.< In diebus illis. Dixit Ysaias. Domine quis credidit auditui pro sepultura, et divites pro //
      • (94ra) [Feria V] in meo sanguine. Hoc facite quotienscumque (Cor. 1, 11)
      • (105rb) [Prophetia I] In principio creavit Deus et vidit Deus quod esset bonum et ait: fatiamus //
    • (106ra-108ra) : Ordo missae (Manca l'inizio) //[ti]more autem eius exterriti (Mt 28, 4) …–… ad utilitatem quoque nostrum totiusque ecclesiae suae sanctae. Amen.
    • (108ra-112vb) : Praefationes >In nativitate domini prephatio.< Vere Dignum. Eterne deus quia per incarnati verbi
      Natività-Pentecoste, 110rb Apostoli, 110va Vergine Maria, 110vb S. Croce, 111ra Trinità. 112vb Sanctus (altra mano più tarda).
    • (113ra-116ra) : Canon missae [T]e igitur
    • (116rb-161rb) : Proprium de tempore (II parte) >Dominica Resurrectionis Domini. Statio ad sanctam Mariam maiorem. Introitus.< [R]esurrexi …–… [Dominica XXIIIJ post Pentecosten.] >postcom.<Concedete nobis Per.
    • (161rb-202vb) : Proprium de sanctis Tra 202 /203 caduta di fogli con perdita di testo. >In vigilia sancti Andree apostoli. Introitus.< [D]ominus [s]ecus … (202vb) >In sanctorum martirum Grisanti et Darie. Oratio.< Beatorum martirum tuorum domine Grisanti et Darie. >postcom< Misticis domine sanctorum martirum tuorum Grisanti et Darie, quae (25 ott.) //
    • (203ra-218vb) : Commune sanctorum (Manca l'inizio) //[Commune unius martiris pontificis] recipit, recipit eum qui me misit
      • (215va) [>In natali virginum<] >postcom.< Multiplica quesumus domine per hec sancta
    • (218vb-220ra) : >In anniversario dedicationis ecclexie. Introitus.< Terribilis est locus iste
      • (219ra) >Missa in honore sanctorum quorum corpora habentur. Oratio.< Propitiate nobis
    • (220ra-222vb) : Missae votivae >Missa in honore sancte trinitatis. Oratio.< Omnipotens sempiterne Deus qui dedisti famulis tui … (222vb) >Missa pro omni gradu ecclesie. Oratio.< >Secreta< Da famulis tui domine tibi fideliter//
    • (223ra-224ra) : Missae pro defunctis (Manca l'inizio) // [Missa pro defunctis] // fatias agregari (223vb) >Missa pro cuius anima dubitatur. Oratio.< Omnipotens et misericors deus …–… Sumpsimus domine corporis et sanguinis
    • (224rab) : Benedictiones (Dopo 224 caduta di fogli con perdita di testo.) >Ad sponsam benedicendam. Oratio.< Exaudi nos omnipotens … (224vb) >Benedictio panis et vini. Oratio.< Omnipotens domine qui ex quinque panibus et duobus piscibus ex hac creatura fusum fuerit vel a quolibet gustat[um] //
  • 225r (olim p. 8) : Sequenza pasquale Surrexit Christus hodie humano (XVI sec.) seguito da una annotazione riguardante una eccezionale nevicata avvenuta nel 1586.
  • 225v : Antifona Omnia bene fecit, surdos audire et mutos loqui. Sanctus sanctus sanctus dominus deus sabaoth (CAO 1681) seguito dall’ Annunzio pasquale all’Epifania Plebs sancta deo deserviens hoc cupit audire con notazione musicale (XIV sec.) (v. trascrizione completa in Meneghelli 1911, p. 34. Cfr. Angelo Rusconi, L’annunzio pasquale all’Epifania nel rito di Aquileia e a San Marco, in Psallitur per voces istas. Scritti in onore di Clemente Terni in occasione del suo ottantesimo compleanno, a cura di Donatella Righini, Firenze, 1999, pp. 333-350).
  • 226r : Annotazioni riguardanti alcuni legati per la chiesa di s. Giovanni Battista: Hec est memoria de certis hominibus videlicet XIV-XV sec. (v. Meneghelli 1911, p. 24). Sul resto della pagina rimasta bianca tre approssimativi disegni di figure umane: donna seduta su di uno sgabello, guerriero con spada e mezzobusto; brevi frasi in volgare: Nona porai poco farai; In pace sarai fato in bono loco saraio fato; Noto a tuti quelo qu(?), XVI sec.
  • 226v (olim 9) : Prove di penna.
Origine del manoscritto: La realizzazione del codice può essere collocata, sulla base delle caratteristiche dei fregi vegetali rimasti, che rimandano all’area lombarda, nella seconda metà del XIV secolo e prima del 1436 (vedi aggiunte nel calendario). La presenza nel calendario di santi, il cui culto era particolare alla diocesi di Como, permettono di ipotizzare che sia stato confezionato nella città lariana.
Acquisizione del manoscritto: Il messale fu forse acquisito intorno al 1419 in occasione della erezione a parrocchia di Sonvico e il calendario adattato all’uso della stessa. In seguito, fu utilizzato dai vari sacerdoti succedutisi nella parrocchia per inserivi annotazioni a carattere storico e locale.
Bibliografia:
  • Pio Meneghelli, Le pergamene di Sonvico. Il messale antico e le memorie ivi raccolte, in "Bollettino storico della Svizzera italiana", 33 (1911), pp. 21-34.
  • Giovanni Rovelli, La castellanza di Sonvico, Massagno, 1927, p. 55, 84-85 (una parte del testo ripresa in Giovanni Rovelli, Arte sacra nelle chiese di Sonvico, Bellinzona 1947, pp. 17-18).
  • Menzioni del messale: Isidoro Marcionetti, Cristianesimo nel Ticino, Lugano 1990, p. 187-188 (menzione del messale con datazione errata al IV sec.)