Dalpe, Archivio parrocchiale, n. 1
Titre du manuscrit: Passio S. Placidi, elenco di reliquie
Origine: Italia
Période: XIV secolo
Support: pergamena
Volume:
ff. 6
Format: 210/217 x 150 mm
Numérotation des pages: foliazione recente a penna nell'angolo superiore destro.
Composition des cahiers:
1 III6.
Il fascicolo inizia con lato pelo; la regola di Gregory è rispettata. Legato con un filo blu. Il fascicolo era in origine piegato ancora una volta nel senso dell'altezza.
Etat: lo stato di conservazione è complessivamente buono; l’angolo inferiore esterno della c. 1 è mancante. In alcune parti, spt. a c. 2r, l'inchiostro è sbiadito, così come in generale al centro della pagina in corrispondenza della piegatura.
Mise en page:
a piena pagina, specchio di scrittura 142 x 110, 16 righe di testo. Nel margine esterno, da c. 2 a c. 6, sono visibili i tagli utilizzati per tracciare la rigatura; le linee che deliminatano i margini e le righe di scrittura sono appena visibili, tracciati a penna (?).
Type d'écritures et copistes:
- 2r-6r l. 5: scrittura gotica rotunda accurata, di modulo regolare, le aste verticali di alcune lettere nella prima e ultima riga sono talvolta allungate nel margine
- f. 6r l. 6-17: gotica rotunda di altra mano, di modulo inferiore, con elementi corsiveggianti e influssi della scrittura notarile
Notation musicale: Tracce di notazione musicale ad inchiostro rosso nel margine superiore a c. 2r sopra il titolo, e lungo il testo.
Décoration:
- rubriche eseguite probabilmente dopo la scrittura del testo (si veda c. 2r dove le ultime parole della rubrica hanno dovuto trovare posto nel margine superiore, e c. 3v dove la rubrica ha dovuto essere collocata nel margine esterno non essendo stato lasciato lo spazio apposito).
- iniziali ritoccate in rosso
- iniziali che introducono i vari capitoli di colore rosso (2r, 4r, 4v, 5v) o nero con decorazioni in rosso (3v, 6r); letterine-guida a inchiostro nel margine
- il testo aggiunto a c. 6r è contornato da un riquadro a inchiostro rosso
Reliure:
legatura a busta contemporanea, costituita da un foglio di pergamena. In due fori al centro della ribalta è fissato un quadratino di pergamena con un lungo nastro, sempre in pergamena, che in origine girava intorno al fascicolo -originariamente piegato lungo l’altezza - per poi riagganciarsi al quadratino di pergamena.
Il foglio di pergamena è stato fissato al fascicolo tramite una corda che si aggancia al filo blu che lega il fascicolo, e si presenta all’esterno con il lato pelo, così che tra la coperta e la c. 1r non vi è rispetto della regola di Gregory.
Sulla coperta anteriore si legge a penna - appena visibile - Martirologio / DALPE (XX sec.), su quella posteriore il timbro ARCHIVIO PARROCCHIA DALPE N.o 1 e a penna XIII/XIV s. (XX sec.)
Il foglio di pergamena è stato fissato al fascicolo tramite una corda che si aggancia al filo blu che lega il fascicolo, e si presenta all’esterno con il lato pelo, così che tra la coperta e la c. 1r non vi è rispetto della regola di Gregory.
Sulla coperta anteriore si legge a penna - appena visibile - Martirologio / DALPE (XX sec.), su quella posteriore il timbro ARCHIVIO PARROCCHIA DALPE N.o 1 e a penna XIII/XIV s. (XX sec.)
Sommaire:
Passio Sancti Placidi, Lectio VII-XII; elenco di reliquie
- 1r e v bianche
-
2r-6r
Passio Sancti Placidi, Lectio VII-XII
La stesura del testo noto come Passio S. Placidi dovrebbe risalire al sec. XII. La versione tradita in questo fascicolo non è completa in quanto, iniziando solo con la Lectio VII del II notturno, non contiene le lezioni I-VI riguardanti la missione dei santi Gallo, Colombano e Sigisberto. Vi figura però il passo che tratta del martirio del santo, assente nel manoscritto principale che tramanda questo testo, il codice proveniente dal monastero benedettino di Rheinau, ora Zürich, Zentralbibliothek, Ms. Rh. 5, Bl. 62a-62b, databile alla seconda metà XII-inizio XIII secolo.- (2r-3v) >Passio beatissimi martiris tui Placiti< (le ultime lettere di Placiti scritte nel margine superiore) Ad talia viri dei Placiti monita cor persecutoris exarsit …–… benedictio claritas et imperium per infinita secula seculorum amen.
- (3v-4r) >De […] < Post paucos deinde dies tyrrannus …–… corpora tegerentur et loculo.
- (4r-4v) Exinde sacer ille locus tantis …–… conspectu omnium a spiritibus in mundis liberati sunt.
- (4v-5v) Post hoc tempore regni francorum …–… restaurandi loci curam commendavit.
-
(5v-6r)
Qui veniens cum Ursicino episcopo …–…
cui soli honoris et regni perpetiuas [sic] maneat. Cui est honor et gloria in secula seculorum amen.
Edizioni
- Von Castelmur Anton, Die Rheinauer Handschrift der Passio des Heiligen Placidus aus dem Anfang des XIII. Jahrhunderts, in "Zeitschrift für Schweizerische Geschichte" 14 (1920), 241-259: 251-257.
- Rousset Paul, La "Passio Placidi" de Disentis, in "Zeitschrift für Schweizerische Geschichte" 18 (1938), 249-267: 263-267.
- Müller Iso p., Die Passio S. Placidi, in "Zeitschrift für Schweizerische Kirchengeschichte" 1952, 161-180, 257-278: 163-172.
- Raschèr F. Vittorio, Passio beatissimi martyrtis tui placiti, in “Archivio Storico Ticinese” 1 (1960), 165-172: 169-172.
-
6r
Elenco delle reliquie conservate nella chiesa di S. Placido di Dalpe
In ecclesia sancti Placiti de Albe sunt reliquiarum sanctorum et sanctarum Placiti et Sigilberti qui iacent ambo in yno sepulchro, unus est martyr et alter confessor sanctus vero Sigilbertus sepellivit sanctum martyrem Placitum, et sunt reliquiarum sanctorum Viti, Modesti atque Bernardi et Marie Magdelene et Katherine, Abondi, Marceline, et de peplo beate Marie virginis e de ossibus sancti Petri apostoli, et Liberate et Faustine, et Nazari, et de virga Moysi, et de ossibus sanctorum Proti, et Jacentii et reliqua sancti Gregori pape. - 6v bianco
Origine du manuscrit: Il fascicolo si conserva presso l’Archivio parrocchiale di Dalpe (Valle Leventina) la cui chiesa, ora intitolata a S. Carlo, per un breve periodo nel XIV secolo fu intitolata a s. Placido. Nel 1338 infatti gli abitanti di Dalpe, non volendosi più recare a Prato per seguire le funzioni religiose, chiesero il permesso agli ordinari conti di Milano, diocesi di cui faceva parte nel medioevo la Valle Leventina, di costruire sul loro territorio una cappella, poi demolita nel XVII sec., dedicata alla Madonna. Nello stesso anno i conti concessero il permesso di celebrare la messa il giorno di S. Placido (11 luglio) e altri due giorni al mese. L’edificio, consacrato una prima volta nel 1354, venne riconsacrato nel 1356. Risale probabilmente a questa circostanza il cambio di patrocinio: la cappella risulta in vari documenti dedicata dapprima a s. Maria (1338, 1354 e 1356) poi a s. Bernardo (1364), a s. Placido (1370, 1383, 1386), a Bernardo e Placido (1426) e in seguito definitivamente a S. Bernardo (1452, 1453, 1463) (cf. Marina Bernasconi Reusser, Monumenti storici e documenti d’archivio. I “Materiali e Documenti Ticinesi” (MDT) quali fonti per la storia e le ricerche sull’architettura e l’arte medievale delle Tre Valli, in “Archivio Storico Ticinese” 148 (2010), 204-241. Appendice documentaria in
Archivio Storico Ticinese).
Gli abitanti di Dalpe potrebbero essersi procurati questo testo in occasione della dedica della cappella a s. Placido e dell’arrivo delle reliquie del santo, e ad uso liturgico per celebrarne la messa l’11 luglio.
Acquisition du manuscrit: il fascicolo è sempre stato conservato nell’Archivio parrocchiale di Dalpe.
Bibliographie:
- Martin Paul Edmund, Les sources hagiographiques relatives aux Saint Placide et Siegebert et aux origines du monastère de Disentis, in Extraits des Mélanges Ferdinand Lot, Paris 1925, 515-541.
- Rousset Paul, La "Passio Placidi" de Disentis, in "Zeitschrift für Schweizerische Geschichte" 18 (1938), 249-267: 253.
- Müller Iso p., Die Passio S. Placidi, in "Zeitschrift für Schweizerische Kirchengeschichte" 46 (1952), 161-180, 257-278.
- Raschèr F. Vittorio, Passio beatissimi martyrtis tui placiti, in “Archivio Storico Ticinese” 1 (1960), 165-172.
- Ferrari Michele Camillo, Osservazioni sulla «Passio S. Placidi», in “Archivio Storico Ticinese”, 27 (1986), 5-10.